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7 - Camminare con quel contadino
Claudia Rubino (prima classificata e premi giuria)
Felice Troilo says:
Una buona foto con caratteristiche autoriali. Due mani non piu' giovani, consumate apparentemente dal duro lavoro nei campi stringono un’arancia , frutto tipico del sud.
Il fotografo narra il suo pensiero facendo uso di due soli elementi compositivi ,caratteristici dello stereotipo immaginario collettivo del meridione, terra una volta votata all’agricoltura che oggi ha perso tale identità e fatica a trovarne una nuova. Icona che evoca antichi ricordi.
Complimenti all’autore.
Giuberto De Caira says:
Le mani rugose intrise di terra di chi ha sempre lavorato stringono il frutto imperfetto ma prezioso del duo lavoro.
Mimmo Perpiglia says:
I pochi elementi di questa immagine acquistano la forma in uno sfondo nero e traggono forza dai colori così volutamente forti e contrastati.
Le mani raccontano: “dalle tue mani capirò chi sei”.
Queste mani raccontano la fatica e l’onestà.
Sono mani che gridano: “Io sono solo un contadino”.
Sono solo mani ma raccontano buona parte del sud.
Complimenti all’autore.
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19 - L'acqua è vita
Sergio Cimmino (terza classificata)
Andrea Prestinice:
L'autore è riuscito a cogliere perfettamente attraverso questa foto, il sud cantato da Rino Gaetano nelle sue strofe.
C'è il bruciato della campagna, le macchie più scure, il lavoro del contadino, in un paesaggio bucolico tipico della nostra terra.
La composizione è efficace, l'attenzione viene immediatamente catturata dall'allaccio del sistema di irrigazione, che nell'immagine è collocato perfettamente seguendo la regola dei terzi.
Ed è proprio qui che il rimando all'acqua "che in quella terra è più del pane" diventa evidente, con l'erba verde che cresce rigogliosa tra il giallo dei fusti delle spighe mietute.
Il fotografo è un buon osservatore che sa vedere i particolari e trova il modo giusto per raccontarli. Complimenti!
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2 - A me piace vedere la donna nel nero nel lutto di sempre sulla sua soglia tutte le sere
Claudia Rubino (premio giuria)
Cosimo Stillo says:
L’immagine richiama alla memoria una rappresentazione tipica della donna del Sud di una volta, la porta che evidenzia i segni del tempo e delle intemperie passate, testimonia una ostinata volontà a fronteggiare le prove incontrate nella propria esistenza, la tovaglia stesa al sole sottolinea l’attesa per ritrovarsi poi insieme agli altri per l’ora di pranzo o di cena.
Ma è ovviamente la presenza del soggetto che porge l’invito ad una breve riflessione, l’ espressione della signora ricorda quella di chi, nella vita, non ha mai avuto "sconti" dopo avere intrapreso il proprio percorso seguendo molte volte la strada del sacrificio, ed il gesto con il braccio destro proteso verso la porta aperta, suggerisce il sentimento di genuina cordialità e l’attitudine ad essere disponibili verso gli altri, che si riscontra spesso nella gente del Sud.
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10 - Crotone. Agosto 2020
Mimmo Perpiglia (premio giuria)
Sergio Cimino says:
Questa immagine riporta la nostra memoria a nostalgici tempi andati quando il ritmo frenetico dei giorni nostri non ci apparteneva, la barca che procede lentamente, una biciletta parcheggiata, ragazzi che tranquillamente parlano tra di loro, persone che passeggiano e persino chi corre sembra farlo lentamente come a evidenziare il tranquillo scorrere del tempo nel nostro sud.
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17 - La donna nel nero, nel lutto di sempre
Giuberto De Caria (premio giuria)
Raffaele Lumare says:
La donna è vestita di nero come spesso è in uso vedere nei nostri paesi. Pone le braccia sui fianchi e scruta lontano nell’attesa di tutti i giorni: quella di vedere il proprio uomo rientrare dopo una giornata di duro lavoro nei campi. Si ferma sul bordo della viottolo vicino casa ed è la postura che fa pensare ad un atteggiamento di attesa. L’immagine è pertinente con il tema assegnato e ci riporta ad una idea del sud ancora viva nonostante l’evoluzione e i progressi della società attuale. In alcuni angoli del nostro territorio persistono i valori antichi e la narrazione che propone il brano di Rino Gaetano dedicato al sud.
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34 - Seduta ad aspettare
Salvatore Sendente (premio giuria)
Vincenzo Gerbasi says:
L'autore ha interpretato così bene il pensiero del cantautore che pare sia lo stesso Rino Gaetano a leggere l'immagine con un suo versetto "Ad esempio a me piace vedere - la donna nel nero nel lutto di sempre - sulla sua soglia tutte le sere - che aspetta il marito che torna dai campi".
L'immagine in B/N riporta all'essenzialità del contenuto senza ulteriori distrazioni. Composizione decisa ma allo stesso tempo gradevole, con il selciato del vicolo che fa da soglia e conduce lo sguardo verso il fondo della foto caricandola di tridimensionalità. Sulla destra una specie di V scura si staglia su fondo bianco a bilanciare la figura umana sulla sx. Anche la porta chiusa sembra indirizzare lo sguardo verso la donna che ha una postura inconfondibile di attesa.
È ancora giorno. C'è ancora molto da aspettare.
Dai campi si ritorna al tramonto.
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32 - Ci ritorno, lo vedo e lo respiro e quando la ristuccia mi segna le caviglie finalmente sento il mio sud
Gaetano Sestito
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40 - Sulla sua soglia tutte le sere che aspetta il marito che torna dai campi
Giuberto De Caria