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Affidarsi
Francesca Bomparola
Vincenzo Gerbasi says:
È la dimensione intima della fede ad essere rappresentata in questa foto che si mostra in una forma con una certa forza perché può a ragione definirsi iconica.
Il B/N è ben realizzato sfruttando in maniera efficace un controluce che rende chiara e facilmente leggibile tutta l'immagine, in modo particolare la sagoma, la croce, l'ambiente di casa.
La scelta del B/N inoltre aiuta a non avere distrazioni dovute al colore ed entrare più facilmente in un clima di concentrazione e di spiritualità.
"Affidarsi" è "rimettersi alla benevolenza di qualcuno" pertanto, quanto preannuncia il titolo, trova perfetta corrispondenza nella foto.
Nell'osservare questa anziana donna, così concentrata e con una postura che esprime tutta la sua prostrazione verso Dio, non si ha forse l'impressione di ascoltare le sue preghiere?
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Segni di fede 1
Mario Iaquinta
Felice Troilo says:
Bella la cifra stilistica. In una semplice ed elegante architettura un piccolo ma importante segno ci rimanda ad una lettura con molteplici e profondi significati.
Complimenti allautore
Vincenzo Gerbasi says:
L'immagine si presenta in una forma grafica molto semplice e con un messaggio affidato ad un segno tanto inequivocabile quanto immediato: "In questa casa c'è qualcuno che ha fede!".
È la forza enorme dell'icona della Madonna che viene esaltata dall'assenza pressoché totale di altri elementi.
Il B/N è ben curato e particolarmente efficace nel sottolineare al massimo il fulcro che regge tutta l'immagine.
Il punto di ripresa dal basso è tuttavia alquanto inusuale in quanto mostra una finestra all'altezza dei tetti come confermato dalle ombre delle tegole e del comignolo.
Ed è proprio dall'alto in basso che si posa lo sguardo proveniente dalla piccola statuetta che si accende al sole pur essendo nel buio assoluto dell'interno della stanza, quasi a ricordarci che noi peccatori siamo quaggiù.
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Ex Voto
Andrea Prestinice
Raffaele Lumare says:
Lo sguardo della bimba ignaro di ciò che sta accadendo intorno ci riporta ai pensieri della madre che si abbandona fiduciosamente in preghiera per una grazia ricevuta, nelle mani di Dio accettando la sua parola da vera Cristiana. Dio ricompensa coloro che lo cercano.
Gaetano Sestito says:
Il soggetto, proprio per la composizione della scena è il bambino, Ed è proprio questo di piccolo "essere" che scuote e incuriosisce la scena, perché credo che voglia parlare e spiegare, a chi forse ha il vero coraggio di accettare ed intendere, cosa effettivamente sia la fede.
Gli occhi del bambino, lo sguardo anche piccolo, sono calamite, non riesci a staccartene e mandano messaggi!
Non mi è chiaro se maschio o femmina, non approfondisco e non mi interessa affatto e questo è assolutamente straordinario! Sono fortemente distratto solo dallo sguardo con il vestito dell'innocenza, quella senza "genere", quella "pura e sincera" che avvolge la piccola creatura.
Non un segno di preghiera o di raccoglimento, ma siccome bisogna assolutamente vedere e testimoniare di esserci stato le mani sono ben in alto impegnate a riprendere e a catturare con il telefonino l'immagine del Santo, venerato e posto sempre in alto come vessillo sopra la gente. Allora lo sguardo dell'innocente si oppone con sdegno alla scena sullo sfondo, si pone dall'altra parte "anche se non vede", colpito per quel che "come accade".
Una forza nel significato che trova attinenza in alcune opere del grande maestro F. Scianna.
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A Zeus
Laura Leonardi
Vincenzo Gerbasi says:
Questa foto è fatta da simboli, il tempio dedicato a Zeus e segni, il passaggio dei turisti.
Parla della fede che non c'è e sembra dire:
"Eh! Caro Zeus, non sei più quello di una volta! Un tempo eri il Dio più potente, più venerato, più temuto.
La fede che si aveva nei tuoi confronti ha guidato intere civiltà, ha fatto scatenare guerre, ha unito popoli anche molto diversi tra loro e fatto sorgere nel mondo conosciuto, imponenti templi di cui ancora oggi, dopo più di 2500 anni, ne restano tracce.
E su queste tracce, di tanto in tanto, solo qualche turista di passaggio che non si ferma più per pregare o chiedere grazie e lasciare doni in segno di voto ma nella migliore delle ipotesi, si ferma ha riflettere, su quanto forte possa essere stata la fede nei tuoi confronti e di come il Tempo (unico vero protagonista nella foto) ha visto disfare tanta devozione".
Gaetano Sestito says:
Ha attirato subito la mia attenzione e credo anche quella di ogni altro osservatore.
Allora ti ci soffermi e pian piano il messaggio arriva e ti accorci che a sorpresa sei nel contesto: il tema è rispettato.
La disposizione delle due donne non è solo a significare ammirazione per l'osservato speciale che è il tempio, ma pare anche per una leggera e mistica e devozione, che non è subito chiara, ma questo è solo una questione di fede.
La composizione è forte ed allo stesso tempo gradevole e la trovo nella simmetria delle figure delle donne, le assi di legno della panchina e le geometrie del tempio.
Ma ci sono ancora due particolari, "semplici" nel contesto ma che valgono tanto e si impongono gradevolmente nella scena spezzando tanta geometria e valorizzando ancora di più il tema. Un timido e poco accennato incrocio di gambe che segna il senso di chiusura per quel momento esclusivo ed interiore: da dedicare a chi? Ancora una "mano tesa" con pochi rami a foglie scarne sembra capire il momento e se ne prende cura offrendo un po di riparo e sollievo dalla luce del sole.