B-boy (Vaccaro Gaetano)
Connessa...con vista (Cesare Sestito)
Festa nello sport (Gaetano Vaccaro)
Giuseppe Perpiglia:
La spensieratezza dell'infanzia... E' una foto che emana freschezza ed ingenua fiducia nel futuro.
Il primo minuto (Vincenzo Mano)
Vincenzo Gerbasi:
Ad essere rappresentato è il miracolo della vita. È proprio nei primi istanti di vita che avviene il primo abbraccio, il primo sguardo, il primo bacio. L'autore, con il suo punto di ripresa così ravvicinato, ci rende partecipi di questo momento così intimo e magico.
Immagine potente che esprime, in un b/n ben calibrato e una efficace composizione, tutta la sua intensità.
Momenti di gloria (Vincenzo Gerbasi)
Sguardi attenti (Franco Milito)
Uomo libero, sempre tu amerai il mare! (Domenico Loria)
Case popolari (Mimmo Perpiglia)
Felice Troilo:
In un buon b/w la rappresentazione di uno spaccato di vita quotidiana delle palazzine popolari della nostra cittadina dove la vita privata e relativa ,però è attivissimo il mutuo soccorso. Piacevole la composizione per campiture. Una attenzione in più alla parallasse avrebbe reso l’immagine ancora più gradevole.
Giuseppe Perpiglia:
Composizione simmetrica movimentata dal fatto che ogni quadrante è diverso dagli altri. Il tema mi sembra centrato meravigliosamente bene.
Vincenzo Gerbasi:
Nell'immaginario collettivo, le case popolari, sono sempre state piene di vita intesa soprattutto come intreccio di rapporti tra vicinato.
La fotografia restituisce, come solo lei sa fare, un istante che ha la caratteristica di essere simile a infiniti istanti, che si sono ripetuti in questo luogo popolato da gente semplice ma dignitosa, che rispetto ai condominii dei quartieri-bene, ha necessità di scambi, di relazioni, di più vita sociale.
La foto mostra un complicato discorso a quattro, con una composizione che vede i protagonisti disposti su piani e balconi diversi.
Ognuno nella sua 'gabbia', con tanto di 'inferriate' ma tutti veramente liberi di poter esternare il proprio bisogno di socialità. Più famiglie, una comunità.
La scelta del b/n aiuta ad evitare distrazioni colorate mettendo così in evidenza il messaggio positivo espresso dalla foto: "le buone relazioni", parte vitale del rapporto tra tutte le genti.
Crotone che lavora (Salvatore Sendente)
Forse la diversità alberga solo in Me (Felice Troilo)
La felicità dei semplici (Felice Troilo)
Otto più uno (Claudia Rubino)
SMS canino (Alfonso Cavarretta)
Cchi vvò? (Cesare Sestito)
Doppio gioco (Fabio Stigliano)
Fuochi pirotecnici tradizione patronale (Salvatore Sendente)
La vita è un viaggio e noi siamo i viaggiatori (Leonardo Pontieri)
Mimmo Perpiglia:
Immagine pulita e semplice che invita ad una riflessione sullo scorrere della vita.
Pit-stop (Fabio Stigliano)
Suono e sono felice (Franco Milito)
Condividere (Alfonso Cavarretta)
Ei fu Orazio (Claudia Rubino)
Giuseppe Perpiglia:
Lo sguardo misto di nostalgia e di tristezza con una nota di risentimento ben si sposa con lo sfondo e con la luce diffusa che dona maggiore tragicità all'insieme.
Gente di altri tempi (Vincenzo Mano)
L'indifferenza umana (Leonardo Pontieri)
Sandwich break (Mimmo Perpiglia)
Vincenzo Gerbasi:
Nella foto è rappresentato un momento della giornata in cui due persone si concedono un break per un pasto fugace. A fianco una busta dove raccogliere ciò che resta per evitare di sporcare. Lo fanno con discrezione, tra i muretti di una piazza. È verosimile che si tratti di una pausa-lavoro e che questo venga ripreso di lì a poco. Ad ogni modo, la foto in b/n che sottolinea un comportamento, mostra anche la dignità di un pasto che per quanto possa essere frugale, resta un diritto che, con un minimo di discrezione, tutti possono esercitare anche in pubblica piazza.
Tuttavia, nei centri storici di molte città italiane come Roma, Venezia, Firenze, invase da turisti che bivaccano lasciando sporco ovunque, questa è diventata un'azione fuorilegge, con tanto di sanzioni. Ciò e avvenuto perché un'azione apparentemente 'normale' e dignitosa, se non è rispettosa per , genera conseguenze che il resto della comunità non gradisce.
E allora complimenti all'autore della foto per aver colto, a mio avviso, un momento di libertà esercitato in maniera civile, che rispetta la gente e migliora la qualità della vita.
Ti guardo negli occhi (Vincenzo Gerbasi)
Cosimo Stillo:
A volte la fretta con cui divoriamo il nostro tempo quotidiano, ci distrae dal pensare a quelli “meno fortunati” di tanti altri, la precarietà, la solitudine, la mancanza del cibo quotidiano associata a quella del lavoro, spinge l’essere umano in condizioni terribili, ma a sostegno di tutto questo si incrocia lo sguardo di chi è attento verso chi soffre. E’ interessante l’espressione di chi porge il piatto nel momento esatto in cui lo rivolge a chi ha bisogno di mangiare, un atto di sostegno verso l’altro che identifica il concetto di speranza.