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25 - Quel che resta delle fabbriche
Franco milito (prima classificata e premio giuria)
Raffaele Lumare:
Fino a qualche anno fa erano semplicemente fabbriche dismesse, luoghi del lavoro dal gusto un po’ malinconico dove regnava lo stridore tra il silenzio dell’attività interrotta e i rumori di una volta. Erano opifici che, perdendo la loro vocazione produttiva, avevano anche cancellato il legame che si era creato con il luogo di residenza. Ora è solo “archeologia industriale” con, al massimo, momenti di conoscenza e di memoria. Quei “relitti”, oggi, ci raccontano di un passato di grandi cambiamenti e di trasformazione nel mondo del lavoro. Costituiscono un “patrimonio” sul quale sarebbe necessario investire anche in termini di “turismo industriale” come strumento di rinnovato approccio ai passati meccanismi produttivi.
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14 - La nostra storia
Raffaele Lumare(seconda classificata e premio giuria)
Mimmo Perpiglia:
Un cielo stanco rimane a guardare i giochi di alcune nuvole piene di vivacità.
Tutto il resto rimane in un silenzio che fagocita lo scorrere del tempo".
La rigorosa composizione sposa col soggetto contestualizzato in uno particolare scenario.
Complimenti all'autore
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12 - KR Baluardo Don Pedro
Salvatore Sendente(terza classificata e premio giuria)
Sergio Cimino:
La scelta del bianco e nero, la prospettiva di ripresa e la focale dell’obiettivo utilizzato rappresentano alla perfezione quello che veniva chiamato lo “spuntone” e lo rende simile alla prua di una nave dando l’idea precisa dello scopo a cui era destinato, orientati verso il mare servivano a deviare ed attutire i colpi di cannone sparati dalle navi nemiche.
Bravo all’autore
Felice Troilo:
Una personale e accattivante interpretazione di uno scorcio architettonico a noi familiare ,testimonianza di un glorioso pezzo di storia della nostra cittadina
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41 - Un posto per contemplare
Vincenzo Mano(premio giuria)
Cosimo Stillo:
L'architettura religiosa si occupa della progettazione e costruzione di edifici o di spazi sacri, come chiese, moschee e templi, storicamente diverse culture hanno sempre investito notevoli risorse alla loro architettura sacra e ai luoghi di culto.
Nella foto è ritratta la navata a destra del duomo di Crotone, in fondo alla stessa si apre la cappella ottocentesca nella quale è custodita l’icona bizantina della Madonna di Capocolonna, alla cui presenza i fedeli si raccolgono in preghiera per elevare le proprie suppliche, sulla volta della navata vengono raffigurati angeli musicanti e preziosi dipinti.
Nell’immagine si evidenzia un bianco e nero luminoso e interessante.