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M'ama, non m'ama
Francesca Bomparola (prima classificata - premio giuria)
Vincenzo Gerbasi says:
"È questa una piacevole immagine in un bianco/nero delicato ma deciso, in perfetta sintonia con lo stato d'animo di un momento interiormente combattuto. È tipicamente concettuale: mentre mostra una cosa, ci porta ad altra cosa. Ad essere trattato è un tema di tipo introspettivo, intimo. Questa volta la porta chiusa è quella del cuore. Risponderà la ragazza al telefono o forse sarà lei a fare il primo passo? Non sono forse queste la domande che tutti ci stiamo chiedendo nel guardare questa foto? La questione resta aperta. È una foto che pone domande più che dare risposte"
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Apertura imminente
Raffaele Lumare (seconda classificata - premio giuria)
Vincenzo Gerbasi says:
"A guardare questa immagine ho pensato: oh no! Questa è proprio banale! Certo il gioco geometrico delle ombre è notevole e l'aspetto grafico non è niente male: però un'altro gatto! Poi all'improvviso al gatto si collegano altri elementi: l'insegna, il titolo ed il tema del contest. Si tratta di una foto concettuale: non è un gatto seduto ma un gatto in paziente attesa e per questo che l'immagine, solo apparente tranquilla, diventa una roba esplosiva! La foto parla chiaro ora che ho smesso di guardare e ho iniziato a vedere: "Io sto qua, aspetto, tranquillo. Io lo so che tra poco arriva l'orario di apertura della pescheria e con essa la possibilità di racimolare qualcosa. È inutile bussare qui... non aprirà nessuno! 🎶 Aspetto un'altro poco e poi... arriverà qualcuno! 🎶
E io sto qua: una volta aperto ci sarà la fila di gatti ed io sarò il primo!"
Geniale Raffaele che ha catturato tutto questo e geniale anche il gatto ovviamente!
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Supermarket
Mimmo Perpiglia (terzo classificato - premio giuria)
Vincenzo Gerbasi says:
"Siamo all'uscita di un Supermarket. È questo un 'non luogo' ossia un posto reso appositamente simile a tanti altri per dare lo stesso messaggio: qui si fa la spesa. È uno dei tanti frutti della globalizzazione ma in questo caso c'è un ma. È meno globale per la presenza di un extracomunitario, molto probabilmente un migrante dei nostri tempi, e questo lo lega ad una "usanza" che ha preso piede specialmente nel sud Italia. Nell'immagine pesano in maniera evidente i codici espliciti dei vari cartelli che sono perfettamente in linea con il tema fotografico: 'divieto di accesso' vuol dire anche 'È inutile bussare'. Tuttavia l'interesse non è di entrare, l'ingresso è indicato da un'altro cartello, ma di attendere e questo è altrettanto esplicito nella postura. Attende pazientemente il ragazzo di colore, nella speranza di incontrare qualcuno che uscendo gli dia qualche monetina e il cagnolino attende rassegnato il suo padrone, perché sa che per lui quel luogo è off-limits e non ci deve proprio provare a "bussare". In ultimo ma non ultimo per importanza, è da sottolineare l'effetto specchio che ci ricorda che quel luogo raffigurato nell'immagine non è frutto della fantasia ma è un luogo reale e noi ci siamo dentro non come spettatori ma come protagonisti: è il luogo in cui vivo e dove probabilmente ero andato proprio a fare la spesa. Ottimo colpo d'occhio!"