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3^ tappa 2021: "Nuntereggae più" (Rino Gaetano)


Il Gruppo Fotoamatori Crotone è giunto al terzo appuntamento del 2021 dedicato a Rino Gaetano.
Questa volta il brano che diventa tema ispiratore del contest fotografico è “Nuntereggae più”.
In questo testo, che risale al 1978, Rino si interroga sulla situazione politica ma anche civile dell’Italia.
Il risultato è un energico grido di insofferenza che mira a scuotere la coscienza individuale e collettiva degli italiani.
Nella canzone vengono nominati numerosi personaggi dell’epoca molto conosciuti e che in qualche modo avevano un ruolo sulla condizione politico-sociale dell’Italia.
Gli spunti letterali che provengono dalle parole del testo sono così numerosi che questa volta è impossibile citarli tutti e per giunta sono così disparati da ispirare chiunque. Esempio esplicativo ne è l'immagine dell'album dove è lo stesso Rino che non si sopporta più.
Come sempre l’unico limite è la fantasia, unico vincolo è che la fotografia sia in qualche modo riconducibile al testo o allo spirito della canzone.

Un anno quindi Insieme a Rino, ad ogni mese il compito di far rivivere con le immagini una sua canzone.
La sfida a colpi di click è aperta! Il fotoamatore che avrà ottenuto più voti di preferenza sarà il vincitore del Contest, mentre il fotoamatore che avrà avuto più voti di preferenza e più voti giuria vedrà pubblicata la propria immagine su “Il Crotonese” che qui ringraziamo pubblicamente per la preziosa collaborazione.

Per i più curiosi rimando alla sezione CONCORSO DEL MESE di questo sito web dove ci sono i risultati dei contest precedent.

Il contest fotografico è aperto a tutti i soci del Gruppo Fotoamatori Crotone!
Cosa hai detto? Non sei socio? Hai hai hai haiiiiiiii!
Puoi sempre cliccare QUI e procedere al tesseramento valido fino a fine anno.

In bocca al lupo a tutti e mi fermo qui prima che qualcuno esclami: “Nuntereggae più”!
V.G.


Testo:
Abbasso e alè (nun te reggae più)
Abbasso e alè (nun te reggae più)
Abbasso e alè con le canzoni
Senza fatti e soluzioni
La castità (nun te reggae più)
La verginità (nun te reggae più)
La sposa in bianco, il maschio forte
I ministri puliti, i buffoni di corte
Ladri di polli
Super pensioni (nun te reggae più)
Ladri di stato e stupratori
Il grasso ventre dei commendatori
Diete politicizzate
Evasori legalizzati (nun te reggae più)
Auto blu
Sangue blu
Cieli blu
Amore blu
Rock and blues (nun te reggae più)
Eya alalà (nun te reggae più)
Pci psi (nun te reggae più)
Dc dc (nun te reggae più)
Pci psi pli pri
Dc dc dc dc
Cazzaniga (nun te reggae più)
Avvocato Agnelli, Umberto Agnelli
Susanna Agnelli, Monti Pirelli
Dribbla Causio che passa a Tardelli
Musiello, Antognoni, Zaccarelli (nun te reggae più)
Gianni Brera (nun te reggae più)
Bearzot (nun te reggae più)
Monzon, Panatta, Rivera, D'Ambrosio
Lauda Thoeni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno
Villaggio, Raffa, Guccini
Onorevole eccellenza, cavaliere senatore
Nobildonna, eminenza, monsignore
Vossia, cherie, mon amour
Nun te reggae più
Immunità parlamentare (nun te reggae più)
Abbasso e alè
Il numero 5 sta in panchina
S'è alzato male stamattina
Mi sia 'onsentito dire (nun te reggae più)
Il nostro è un partito serio (certo)
Disponibile al confronto (d'accordo)
Nella misura in cui
Alternativo
Aliena ogni compromesso
Ahi lo stress
Freud e il sess'
È tutto un cess'
Ci sarà la ress'
Se quest'estate andremo al mare
Solo i soldi e tanto amore
E vivremo nel terrore che ci rubino l'argenteria
È più prosa che poesia
Dove sei tu?
Non m'ami più?
Dove sei tu?
Io voglio tu
Soltanto tu, dove sei tu?
Nun te reggae più
Ue paisà (nun te reggae più)
Il bricolage (nun te reggae più)
Il quindicidiciotto
Il prosciutto cotto
Il quarantotto
Il sessantotto
Le pitrentotto
Sulla spiaggia di Capocotta
(Cartier Cardin Gucci)
Portobello e illusioni
Lotteria a trecento milioni
Mentre il popolo si gratta
A dama c'è chi fa la patta
A settemezzo c'ho la matta
Mentre vedo tanta gente
Che non c'ha l'acqua corrente
E non c'ha niente
Ma chi me sente
Ma chi me sente
E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei
Ma è meglio lei
Che bella sei
Che bella lei
Ci giurerei
Sei meglio tu
Che bella sei
Che bella sei
Nun te reggae più
Che bella lei
Vale per sei
Ci giurerei
Sei meglio tu
Che bella sei
Nun te reggae più

3^ tappa 2021:  "Nuntereggae più" (Rino Gaetano)
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Salvatore Sendente (prima classificata e tre premi giuria) Giuberto De Caria says: A distanza di quarant'anni quello che non reggiamo più non è cambiato molto. Per questo Rino Gaetano è sempre attuale. Anche il b/n della foto sembra sottolinearlo. Cosimo Stillo says: La rappresentazione di alcuni concetti contenuti nel sempre attuale brano musicale (dal testo drammatico e dalla musicalità ritmata e divertente), si ritrova in quello che esprime questa foto : in ordinata sequenza viene “elencato” tutto ciò che dopo troppo tempo di tolleranza, genera soltanto riflessioni negative, che rimandano alla delusione verso le istituzioni, allo stravolgimento delle ideologie, all’avvilimento dei valori sistematicamente colpiti nella loro essenza. I concetti espressi nell’immagine arrivano in modo diretto e senza giri di parole, la posizione dei soggetti facilita la comunicazione del messaggio nell’osservare la scena, la scelta del bianco e nero con alcuni dettagli a colori rende il contenuto ancora più accattivante. Complimenti. Vincenzo Gerbasi says: L’autore di questa fotografia mostra e conferma nel titolo non uno bensì quattro riferimenti al testo della celebre e sempre attuale canzone di Rino. L’immagine è ben composta (l’arco che formano le persone richiama l’arco che traccia il bordo strada), è ironica, addirittura divertente con lo scherzo del colore dei partiti su una base in B/N e gli attori, bravissimi nell’interpretare i personaggi assegnati, con il loro distanziamento sembrano addirittura rispettare i tempi delle parole della canzone. Il luogo dove è stata realizzata è anche una metafora che rimanda alla “strada” che percorriamo nella nostra vita e dove ci capita di incontrare ed avere a che fare con mille situazioni o personaggi che non sempre si possono “reggere”. L’idea di realizzare una “staged photography” – ossia una fotografia «preparata», «allestita», «messa in scena» - è quanto mai appropriata al tema proposto dal contest. Questo modo di esprimersi, affermatosi nell’ambito della produzione artistica, nella moda e nella pubblicità già dalla seconda metà del Novecento, ha il vantaggio di essere molto efficace in quanto si ha tutto il tempo di costruire la scena come si vuole. È il modo che il fotografo ha scelto per relazionarsi rispetto al visibile, inteso come luogo di elaborazione dell’illusione, dell’artificio, della fabula, piuttosto che come qualcosa di 'oggettivamente' registrabile attraverso il mezzo tecnico. Pur essendo palese la messa in scena, accade che comunque la foto ottiene il suo effetto e ciò può accadere, paradossalmente, proprio in virtù del credito di verosimiglianza che il senso comune da sempre attribuisce alla fotografia. Infine la ciliegina sulla torta: “i punctum” di una foto così ben curata e ricca di informazioni questa volta sono due e anziché "pungere" sembrano addirittura sfuggire ad un primo sguardo ma una volta individuati li ri-conosciamo come simboli che ci portano, in maniera inequivocabile, al grande Rino Gaetano: il gilet e il cappello a cilindro. Complimenti!
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23 - Pci Psi Dc la sposa in bianco la castità eminenza monsignore nunteregge più
Salvatore Sendente (prima classificata e tre premi giuria)

Giuberto De Caria says:
A distanza di quarant'anni quello che non reggiamo più non è cambiato molto. Per questo Rino Gaetano è sempre attuale. Anche il b/n della foto sembra sottolinearlo.

Cosimo Stillo says:
La rappresentazione di alcuni concetti contenuti nel sempre attuale brano musicale (dal testo drammatico e dalla musicalità ritmata e divertente), si ritrova in quello che esprime questa foto : in ordinata sequenza viene “elencato” tutto ciò che dopo troppo tempo di tolleranza, genera soltanto riflessioni negative, che rimandano alla delusione verso le istituzioni, allo stravolgimento delle ideologie, all’avvilimento dei valori sistematicamente colpiti nella loro essenza.
I concetti espressi nell’immagine arrivano in modo diretto e senza giri di parole, la posizione dei soggetti facilita la comunicazione del messaggio nell’osservare la scena, la scelta del bianco e nero con alcuni dettagli a colori rende il contenuto ancora più accattivante.
Complimenti.

Vincenzo Gerbasi says:
L’autore di questa fotografia mostra e conferma nel titolo non uno bensì quattro riferimenti al testo della celebre e sempre attuale canzone di Rino.
L’immagine è ben composta (l’arco che formano le persone richiama l’arco che traccia il bordo strada), è ironica, addirittura divertente con lo scherzo del colore dei partiti su una base in B/N e gli attori, bravissimi nell’interpretare i personaggi assegnati, con il loro distanziamento sembrano addirittura rispettare i tempi delle parole della canzone.
Il luogo dove è stata realizzata è anche una metafora che rimanda alla “strada” che percorriamo nella nostra vita e dove ci capita di incontrare ed avere a che fare con mille situazioni o personaggi che non sempre si possono “reggere”.
L’idea di realizzare una “staged photography” – ossia una fotografia «preparata», «allestita», «messa in scena» - è quanto mai appropriata al tema proposto dal contest. Questo modo di esprimersi, affermatosi nell’ambito della produzione artistica, nella moda e nella pubblicità già dalla seconda metà del Novecento, ha il vantaggio di essere molto efficace in quanto si ha tutto il tempo di costruire la scena come si vuole.
È il modo che il fotografo ha scelto per relazionarsi rispetto al visibile, inteso come luogo di elaborazione dell’illusione, dell’artificio, della fabula, piuttosto che come qualcosa di 'oggettivamente' registrabile attraverso il mezzo tecnico. Pur essendo palese la messa in scena, accade che comunque la foto ottiene il suo effetto e ciò può accadere, paradossalmente, proprio in virtù del credito di verosimiglianza che il senso comune da sempre attribuisce alla fotografia.
Infine la ciliegina sulla torta: “i punctum” di una foto così ben curata e ricca di informazioni questa volta sono due e anziché "pungere" sembrano addirittura sfuggire ad un primo sguardo ma una volta individuati li ri-conosciamo come simboli che ci portano, in maniera inequivocabile, al grande Rino Gaetano: il gilet e il cappello a cilindro.
Complimenti!


Felice Troilo (seconda classificata e premio giuria) Domenico Perpiglia says: Una ottima idea, una lodevole esecuzione ed un felice taglio, rendono questa immagine curiosa, ma riflessiva. Essa, immediatamente e senza indugio alcuno, focalizza l'attenzione al tema del concorso. Sinceri complimenti all'autore.
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20 - Nuntereggae più
Felice Troilo (seconda classificata e premio giuria)

Domenico Perpiglia says:
Una ottima idea, una lodevole esecuzione ed un felice taglio, rendono questa immagine curiosa, ma riflessiva.
Essa, immediatamente e senza indugio alcuno, focalizza l'attenzione al tema del concorso.
Sinceri complimenti all'autore.
Sergio Cimmino (terza classificata e premio giuria) Sergio Cimino says: La rappresentazione in bianco e nero ed il marcato contrasto rafforzano il senso di desolazione del soggetto ritratto, la sensazione di trovarsi in un vicolo cieco e di una porta chiusa non danno nemmeno la speranza di una via d’uscita. L’immagine ritratta è in perfetta sintonia con il contenuto della canzone.
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6 - E NON C'HA NIENTE
Sergio Cimmino (terza classificata e premio giuria)

Sergio Cimino says:
La rappresentazione in bianco e nero ed il marcato contrasto rafforzano il senso di desolazione del soggetto ritratto, la sensazione di trovarsi in un vicolo cieco e di una porta chiusa non danno nemmeno la speranza di una via d’uscita. L’immagine ritratta è in perfetta sintonia con il contenuto della canzone.
Mimmo Perpiglia (terza classificata e premio giuria) Felice Trolio says: Una arguta e sottile metafora in una elegante e minimalista composizione. Complimenti !
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12 - L'anticonformista
Mimmo Perpiglia (terza classificata e premio giuria)

Felice Trolio says:
Una arguta e sottile metafora in una elegante e minimalista composizione.
Complimenti !
Vincenzo Mano
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1 - E' la mia fede che lo regge
Vincenzo Mano
Sergio Cimino
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2 - Controcorrente
Sergio Cimino
Michela Stigliano
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3 - Covid...
Michela Stigliano
Michela Stigliano
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4 - ...nun te reggae più!
Michela Stigliano
Vincenzo Gerbasi
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5 - E la stanchezza...nuntereggheppiù!
Vincenzo Gerbasi
Franco Milito
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7 - Freud e il sess' (ntereggae più)
Franco Milito
Vincenzo Gerbasi
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8 - I vendiitori ambulanti...nutereggheppiù!
Vincenzo Gerbasi
Claudia Rubino
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9 - Il grasso ventre del commendatore
Claudia Rubino
Gaetano Vaccaro
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10 - Insofferenza
Gaetano Vaccaro
Cosimo Stillo
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11 - La finestra sul .... la città
Cosimo Stillo
Andrea Prestinice
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13 - l'isolamento non lo reggo più
Andrea Prestinice
Sergio Cimmino
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14 - MENTRE VEDO GENTE CHE NON HA ACQUA CORRENTE
Sergio Cimmino
Vincenzo Mano
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15 - Mi reggo tra il sole e le nuvole
Vincenzo Mano
Gaetano Sestito
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16 - Non m'ami più
Gaetano Sestito
Cosimo Stillo
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17 - Nonsireggepiù (...in tutti i sensi)
Cosimo Stillo
Giuberto De Caria
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18 - Nuntereggae piu' 1
Giuberto De Caria
Giuberto De Caria (premio giuria) Raffaele Lumare says: Commercianti e ristoratori sono i protagonisti di questa foto in Piazza della Resistenza per manifestare la propria afflizione sull’epidemia da Coronavirus. Senza riapertura e aiuti da parte del governo, non si riparte. Attività al collasso. La foto è molto eloquente e non richiede chiarimenti di sorta. Parlano chiaramente i cartelli, le espressioni dei partecipanti alla protesta (seppure parzialmente mascherate). I protagonisti appaiono in una sofferenza composta senza escandescenza, non urlante. Il “nun te reggae più” viene espresso in modo realistico, direi chiaramente reportagistico e sobrio come richiede una condizione di tribolazione che dura ormai da tempo e senza una chiara visione della luce in fondo al tunnel.
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19 - Nuntereggae piu' 2
Giuberto De Caria (premio giuria)

Raffaele Lumare says:
Commercianti e ristoratori sono i protagonisti di questa foto in Piazza della Resistenza per manifestare la propria afflizione sull’epidemia da Coronavirus. Senza riapertura e aiuti da parte del governo, non si riparte. Attività al collasso. La foto è molto eloquente e non richiede chiarimenti di sorta. Parlano chiaramente i cartelli, le espressioni dei partecipanti alla protesta (seppure parzialmente mascherate). I protagonisti appaiono in una sofferenza composta senza escandescenza, non urlante. Il “nun te reggae più” viene espresso in modo realistico, direi chiaramente reportagistico e sobrio come richiede una condizione di tribolazione che dura ormai da tempo e senza una chiara visione della luce in fondo al tunnel.
Claudia Rubino
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21 - Nuntereggae più
Claudia Rubino
Felice Troilo
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22 - Nutereggae più
Felice Troilo
Salvatore Squillacioti
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24 - PORTA BELLE ILLUSIONI
Salvatore Squillacioti
Raffaele Lumare
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25 - Resistere
Raffaele Lumare
Mimmo Perpiglia
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26 - Ritorno
Mimmo Perpiglia
Franco Milito
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27 - rock and blues (nuntereggae più)
Franco Milito
Gaetano Sestito
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28 - S'è alzato male stamattina
Gaetano Sestito
Salvatore Squillacioti
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29 - SE QUEST’ESTATE ANDREMO AL MARE SOLO I SOLDI E TANTO AMORE
Salvatore Squillacioti
Raffaele Lumare
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30 - Solo un minuto...un soffio di fiato
Raffaele Lumare
Andrea Prestinice
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31 - Stereotipo
Andrea Prestinice
Salvatore Sendente
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32 - Superpensioni evasori fiscali nunteregge più
Salvatore Sendente
Vaccaro Gaetano
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33 - Tacchiappo
Vaccaro Gaetano
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